Ora Eder rischia di perdere gli europei

Ora Eder rischia di perdere gli europei

Ai primi di Febbraio commentavamo la scelta di Eder di andare all’Inter e di lasciare la Sampdoria, squadra dove aveva segnato ben 12 gol. All’Inter non ne aveva ancora segnati e anche in Nazionale, dove Conte lo ha convocato nonostante il suo momento buio, si è mangiato una ghiotta occasione e ha meritato, secondo tutti i critici un 5. Voto che diventa estremamente negativo se si considera che ci sono al momento diversi attaccanti in forma che bussano alla porta di Conte, attaccanti come Insigne che segna contro la Spagna dopo aver sostituito proprio Eder.

Chi conosce bene Eder ha messo a fuoco il suo “difetto”. Quello di essere troppo disponibile, di rientrare a difendere e quindi di perdere lucidità in zona gol. Noi aggiungiamo che Eder ha bisogno di una squadra che lavori per lui. Cosa che non avviene all’Inter e non può avvenire, del resto, in nessuna squadra che ha un così grande numero di campioni. Per avere le palle necessarie a creare azioni pericolose (di norma almeno 3) Eder dovrebbe impressionare così tanto i suoi colleghi attaccanti da far loro credere di essere il più adatto a metterla dentro. Cosa della quale dubitavamo fortemente nel momento in cui Eder ha lasciato la Samp per il team nerazzurro. E della quale anche oggi non siamo affatto convinti. Avevamo chiuso il nostro articoletto dicendo che all’Inter Eder avrebbe dovuto adattarsi a un ruolo da gregario ma francamente non credevamo che nonostante Mancini lo abbia sempre schierato, salvo una partita quando è entrato in chiusura di tempo, il campione italo brasiliano avrebbe avuto così tante difficoltà a segnare. Visto che di gol non ne ha più fatto uno.

Il punto è sempre lo stesso. Alla Samp Eder era certamente il numero uno. Un giocatore per il quale la squadra giocava con la certezza che lui, la palla, prima o poi la metteva nel sacco. Quella della Sampdoria è una realtà di squadra media, una squadra dove capitano spesso i campioni ma dove restano poco per via del fatto che i conti devono tornare e non si può andare in rosso. Certi stipendi non si possono pagare per ovvi motivi di bilancio e certe offerte non si possono rifiutare per la stessa ragione. Ogni volta che alla Samp uno diventa davvero bravo, i tifosi devono capire che presto lo vedranno indossare un’altra maglia. Ci sarebbe da augurarsi di avere tutti giocatori mediocri con i quali però ci si salva appena sempre che ci sia un allenatore che voglia giocare per la salvezza. L’Inter è un altro film. Una società con nomi e bilanci accecanti che superano di chissà quante volte quelli blucerchiati. Chi va a giocare all’Inter deve sapere, prima di andarci, che troverà una concorrenza leale e al tempo stesso spietata. I campioni che prendono milioni di Euro per anno se li devono pur guadagnare. E i giornali parlano di loro soprattutto quando segnano. Ergo, se un campione ha la possibilità di tirare a rete da posizione favorevole non passa certo la palla a Eder che, magari, è ancor meglio piazzato. Tira lui con tutta la forza e la tecnica possibile per fare gol. Queste cose i giocatori le sanno e le sanno i loro procuratori, le sanno i giornalisti e le sanno i tifosi ma pochi rinunciano a giocare in un club prestigioso. Ci vogliono provare almeno. E’ giusto che sia così. Ma la vita insegna che ognuno di noi ha i suoi limiti e può fare davvero bene in particolari contesti. La vita insegna che non si può mai fare il passo più lungo della gamba perché si rischia una contrattura muscolare o peggio ancora uno strappo che può metterci fuori dai giochi. E non c’è cosa più brutta che percepire uno stipendio senza giocare, senza lavorare. Perché i soldi da soli non fanno mai la felicità.

Per tornare al calcio, abbiamo la presunzione di credere che Conte non si farà certo influenzare dai nomi e dalle cose fatte in passato ma guarderà più razionalmente alla forma attuale dei giocatori da portare agli europei. Eder ha dunque 8 partite all’Inter per rimettersi in pista. Partite durante le quali dovrà dimostrare non solo di lavorare per la squadra ma anche di segnare. Perché il suo mestiere è quello dell’attaccante e perché gli attaccanti che al momento segnano gol ce ne sono diversi.

Ligure

 

One thought on “Ora Eder rischia di perdere gli europei

  1. Clelia

    Secondo me al giorno d’oggi i calciatori pensano solo ed esclusivamente ad avere più soldi possibili dalle società e dal momento che non esistono più le cosiddette bandiere, per loro questo è un comportamento normale.

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